Da sempre si crede che le castagne abbiano una relazione con i morti e che a Ognissanti, San Simone e

San Martino sia necessario mangiare caldarroste. Un'usanza folcloristica francese consiglia di mettere

qualche marrone sotto il cuscino per far sì che gli spiriti non vengano a tirare i piedi la notte

Il castagno è un albero molto longevo; il più vecchio di tutti si trovava alle pendici dell'Etna, aveva più di 3.500

anni e una circonferenza di sessanta metri. Si racconta che nel suo tronco cavo poteva trovare rifugio un

gregge intero compreso il suo pastore. Si narra anche che Giovanna d'Aragona, sorpresa da un temporale, vi

trovò riparo con il suo seguito composto da cento cavalieri, perciò veniva chiamato anche 'castagno dai

cento cavalli

La caratteristica di base è la ricchezza in amido che rende le castagne piuttosto caloriche (circa 7 castagne

apportano 330 kcal). Sono adatte quindi a sportivi e a chi deve aumentare il livello energetico. Meglio

lasciarle raffreddare prima di mangiarle e sono da preferire bollite piuttosto che arrosto. Contengono

anche una buona quantità di fibre e di proteine. Molto utili ai celiaci perché non contenendo glutine la loro

farina può essere utilizzata in differenti preparazioni. Hanno un buon contenuto di vitamine, come acido

folico, e sali minerali come potassio, magnesio, calcio, fosforo e ferro. Non adatte, invece, per chi soffre di

colon irritabile poiché i loro carboidrati vengono egregiamente fermentati dai batteri del microbiota.

Le castagne si mangiano cotte, varie le tecniche: al forno, in padella, bollite, al microonde e le squisite

caldarroste arrostite sul fuoco. Buone aggiunte al minestrone, ai primi e secondi piatti, nei dolci e anche

nell'insalatona. Al supermercato si possono trovare cotte o secche, la

farina, la confettura di marroni e i saporiti Marron Glacé.

Le castagne sono più piccole rispetto ai marroni e la loro sottile pellicina interna è più fastidiosa da togliere.

Sceglierle sode, con buccia lucida e senza macchie o muffe.

CONSERVARE a temperatura ambiente per massimo 3 giorni dall'acquisto. In frigorifero si mantengono per un

mese. Se si desidera conservarle in freezer ammollarle in acqua per qualche ora, asciugarle, inciderle (o

sgusciarle lasciando la pellicina) e porle in congelatore negli appositi sacchetti, si conserveranno per massimo

4 mesi.