Il cavolfiore non teme particolarmente il freddo ed è per questo che è di stagione in un periodo piuttosto ampio. Solitamente coltivato in Autunno lo si può far crescere anche in Primavera. Il cavolfiore si distingue per l'aspetto bombato ed i colori del suo fiore che solitamente è bianco ma il alcune varietà è giallo, verde viola e arancione.
Le temperature troppo alte possono mettere il difficoltà la pianta, la sua temperatura ottimale è di 10/15gradi. E' consigliabile farlo crescere in terreni ricchi di sostanza organica, elementi nutritivi e umidi in quanto teme la siccità soprattutto quando la pianta è ancora piccola.
I cavolfiori si possono piantare da Aprile a Settembre evitando pero i mesi più caldi come Luglio e Agosto.
E' ottimo consumato cotto, ma anche in agrodolce o sott'olio. Se ne possono mangiare anche le foglie, in particolare modo quelle più piccole che sono più tenere!
Curiosità
ma la presenza di fruttani e polioli lo rendono altamente fermentabile a livello intestinale: pertanto, potrebbe essere sconsigliato per chi soffre di colon
irritabile o meteorismo, specie se consumato bollito. Come tutte le Crucifere, il cavolfiore contiene: sulforafano - potente antiossidante con proprietà antinfiammatorie, diindolilmetano - molecola con putativa attività di supporto al metabolismo epatico degli estrogeni, indolo-3-carbinolo - utile per la
detossicazione epatica, folati - fondamentali in numerosi processi tra cui la formazione dei globuli rossi, la sintesi del DNA, lo sviluppo del sistema
nervoso nel feto.
Come Cucinarlo
Il cavolfiore è estremamente versatile dal punto di vista culinario.
Può essere consumato crudo (come cous cous o riso finto oppure a carpaccio), lessato al vapore, grigliato, saltato in padella, cotto intero al forno o gratinato a pezzi. Ottimo anche nelle creme, nei minestroni, nei sughi della pasta, nelle polpette o come purè.
Del cavolfiore viene consumato il fiore, ma la loro parte più salutare sono le foglie. Il cattivo odore che emana durante la cottura è causato da composti di zolfo, la nonna consiglia di aggiungere alla cottura una fetta di pane imbevuta con succo di agrumi o aceto bianco.